titolo: Le Avventure di Lupin III: La Morte Zenigata L'Amore
piattaforma: PlayStation 2
genere: Adventure
sviluppatore: Banpresto
distributore: Halifax
publisher: 505 Games
numero giocatori: 1
data di uscita: 15-02-2008
supporto: DVD
età consigliata: da 12 anni in su
Creato dal mangaka Monkey Punch nel 1967, Lupin III è ormai indubbiamente un'icona dell'immaginario mondiale. Solo in Italia le sue numerose serie animate vengono trasmesse con una frequenza impressionante da decenni, mentre sulle vicende di Lupin e della sua gang vengono costantemente prodotti romanzi, lungometraggi e gadget di ogni tipo: non sembra insomma esserci fine al successo dell'invenzione di Monkey Punch, e lo dimostra anche questa inattesa avventura videoludica, capitataci un po' tra capo e collo in una ludoteca - quella PlayStation 2 - ormai desolata. Non che i giochi dedicati al nipote dell'Arsenio Lupin protagonista dei romanzi di Maurice Leblanc si siano mai distinti per qualità o originalità, ma già l'assurdo titolo di questa produzione instilla una certa curiosità in fan e utenti occasionali, questo è fuor di dubbio. Resta da vedere se il gioco è all'altezza della fama di Lupin o soltanto un'ennesima operazione commerciale...
Come un animeIl concept di base è piuttosto interessante per la verità: l'intero gioco è strutturato come una mini-serie inedita, divisa in episodi, con una lunga trama portante autoconclusiva. E' necessario naturalmente avere una certa confidenza con i vari personaggi della serie per comprendere per la maggiore i loro rapporti, i comportamenti e certe gag umoristiche, un elemento che allontana fin da subito chiunque non conosca Lupin III dalla fruizione di questo DVD. Il plot essenzialmente vede Lupin, accompagnato dagli inseparabili Jigen e Goemon, raggiungere la fittizia città di Sokai per salvare la machiavellica Fujiko, rapita dalla malavitosa Banda del Drago Celeste, e il nostro amabile furfante si troverà a fare i conti con una sorta di maledizione che lo ucciderà in tre giorni, se non recupererà un antico manoscritto celato nel tempio di Sokai, dove potrebbe trovarsi anche un antidoto per salvargli la vita. Nel frattempo, anche l'ispettore Zenigata arriva a Sokai per scortare una fanciulla che deve partecipare a una sorta di gara, con in palio un artefatto che, guardacaso, Lupin dovrà rubare per entrare nel tempio di Sokai. Insomma, le strade dell'ispettore Zazà e di Lupin si incrociano ancora, e non mancheranno alcuni notevoli colpi di scena che rendono la storia decisamente intrigante e avvincente, ricca di fan-service e piuttosto fedele alla serie originale.
Come un gioco?Sostanzialmente l'esperienza videoludica in questa produzione Banpresto si riduce a visionare passivamente i lunghi filmati, come se si stesse guardando un episodio del cartone animato: in effetti, l'intera narrazione è divisa in "puntate" con tanto di anticipazioni della successiva. Le sequenze non interattive sono talvolta inframmezzate da alcuni momenti, definiti L.A.E. (Lupintic Action Event), in cui il giocatore influisce finalmente sull'azione, premendo i tasti indicati sullo schermo al momento giusto come in un classico QTE di Shenmue-esca memoria (talvolta decisamente frustrante), salvando la pelle a Lupin, o chi per lui: durante il gioco si prenderà infatti il controllo non solo di Lupin e Zenigata, indiscussi protagonisti, ma anche dei loro comprimari più famosi, adattandosi al loro personalissimo stile, sparando con Jigen o affettando l'impossibile con la katana di Goemon.
Non mancano quindi degli stage più classici e interattivi, che fanno uso di un discreto motore tridimensionale, in cui dovremo pilotare auto o pestare i soliti ceffi armati fino ai denti: il problema è che queste sessioni ludiche sono estremamente brevi e minimaliste, essenzialmente limitate a fare da collegamento tra le varie sequenze narrative ricordando al giocatore che la sua PlayStation 2 è ancora accesa. Oltretutto, i controlli in queste fasi di gioco si rivelano scomodi e poco intuitivi, rendendo piuttosto ostico abituarsi al nuovo sistema di controllo per il breve tempo necessario. Sono comunque le parti veramente ludiche del prodotto Banpresto, che nonostante la sua ingenuità riesce ad offrire una buona varietà di situazioni: non mancano infatti delle "missioni" stealth à la Metal Gear nelle quali Lupin dovrà per esempio infiltrarsi in un edificio senza farsi scoprire dalle guardie, o stage in cui dovremo raccogliere informazioni risolvendo delle semplici side-quest. L'esito di ogni episodio peraltro viene valutato con un rank: migliore il giudizio, più numerosi saranno gli extra e i bonus sbloccati.
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