Kodomo no hi
Il 5 maggio migliaia di aquiloni a forma di carpa volteggino nei cieli per la e Festa dei Bambini
La Festa dei Bambini chiude la Settimana d'Oro Gooruden Uiiku, che è un periodo molto atteso dai giapponesi perché significa vacanza per qualche giorno, da festeggiare in famiglia oppure per staccare con un bel viaggio. Si tratta una settimana fitta di festività, che annovera oltre al Kodomo no Hi, rispettivamente il Shōwa no hi il 29 aprile (la coommmorazione del compleanno del defunto imperatore Hirohito), la Festa della Costituzione Kenpō kinenbi Il 3 maggio, e la Festa del Verde Midori no hi il 4 maggio.
STORIA e ORIGINI:La ricorrenza originariamente veniva chiamata in due modi:
Il primo è il Tango no Sekku, in cui “Sekku” vuol dire “festa stagionale”, mentre “tango” deriva da “tan” che vuol dire “primo” e “go” che vuol dire “cinque”. Il significato può essere spiegato solo facendo riferimento al calendario lunare cinese, nel quale vi sono cinque sekku, e in fattispecie il Tango no Sekku è la festa che segna l'inizio dell'estate e della stagione delle piogge, ed è celebrata il “quinto giorno della quinta fase lunare”. Il Giappone adottava il calendario lunare, ma poi passò al calendario gregoriano, e la data fu spostata al 5 maggio, “il quinto giorno del quinto mese” e quindi il significato non è più di immediata comprensione.
Mentre il secondo è Shobu no sekku ovvero la "Festa dell'Iris Shobu" è una variante di derivazione scintoista. L’iris, tipico fiore primaverile dalle lunghe foglie appuntite, appuntite come le spade dei samurai, è simbolo di sobrietà morale e perseveranza nelle avversità. Il giorno della festa, durante il bagno del figlio maschio, si usava immergere le foglie di iris nella vasca, poiché si riteneva che in questo modo le virtù del fiore gli sarebbero state trasmesse. Inoltre intrecci di foglie e fiori di iris venivano posti sul tetto della casa in modo da scacciare gli spiriti maligni e prevenire le malattie, viste le capacità curative attribuite al fiore.
Non si sa quando si sia cominciato a celebrare la ricorrenza, si ipotizza che sia stata importata durante il Periodo Nara (710 - 794), mentre in Cina si festeggiava già durante il regno dell’imperatrice Suiko (593 – 628). Era nata come festa dedicata ai maschi, difatti era conosciuta anche come “giorno dei figli maschi” per distinguersi dalla Hina Matsuri festa delle bambole o “giorno delle figlie femmine”.
Nel 1948 il governo decise di estendere i festeggiamenti ad ambo i sessi e istituì una festa nazionale, rinominandola Kodomo No Hi letteralmente “festa dei bambini”.
FESTEGGIAMENTI e LEGGENDE:L’obiettivo è celebrare i bambini la loro gioia, felicità e spensieratezza nel rispetto di un sereno sviluppo delle loro personalità, delle crescita fisica e morale.
Arrivato il giorno della festa, si espletano alcune semplici attività di rito, come misurare l’altezza per vedere di quanto I propri figli siano cresciuti durante l’anno. Ma in tutto il Giappone si tengono eventi e attività varie che coinvolgono bambnini e genitori, arte, musica, teatro, ma anche corsi di origami. In questa giornata spiccano eventi sportivi e in particolar modo le “olimpiadi dei bambini”, giochi modellati sulle olimpiadi, ma a misura di bambino.
Ora veniamo alle tradizioni.
Già un mese prima del 5 maggio le famiglie espongono i koinobori degli aquiloni a forma di carpa, fatti di carta, di stoffa o persino di plastica, su delle aste tradizionalmente di bamboo, ma ora in acciaio. Nelle zone rurali gli aquiloni vengono fatti volare sui tetti o nei giardini, mentre nelle città vengono appesi alle finestre e ai balconi, inoltre vengono addobbate intere aree pubbliche come centri e distretti commerciali. La carpa nera Magoi, la più grande, rappresenta il padre; le carpa rossa Higoi rappresenta la madre; mentre le successive in decrescendo di dimensioni, rappresentano i figli maschi in ordine di anzianità. Molti amano personalizzare gli aquiloni facendo stampare il proprio nome, il vessillo famigliare o ancora dei simboli propiziatori.
Ma perché proprio le carpe? Le carpe sono le più coraggiose tra i pesci, e non tremano quando, dopo essere state pescate, vengono messe sul banco per essere uccise; ma soprattutto, secondo una leggenda, sono capaci di nuotare contro corrente e di risalire altissime cascate trasformandosi in possenti draghi quando arrivano alla sorgente. In egual modo gli aquiloni-carpa, trascinati dal vento, danno l’impressione di nuotare-volare contro corrente, sono quindi simbolo di perseveranza, tenacia e futura riuscita, elementi fondamentali nella competitiva società giapponese.
È usanza molto diffusa in tutto il Giappone appendere innumerevoli fila di carpe attraverso piccole valli, corsi di fiumi e ruscelli, come simbolo ben augurale e per festeggiare i bambini.
È famoso in tutta la nazione il festival di primavera di Kawakamikyo, celebrato il 9 maggio, in cui le carpe fluttuano su di un reticolato di fili lungo 1180 metri, sospese sopra il corso del fiume cittadino. (immagini nel video seguente)
Vi è una canzoncina per bambini dedicata alle carpe volanti:
“I koinobori sono più in alto dei tetti
La grande carpa nera è il padre
Le piccole carpe dorate sono i bambini
Sembra che si divertano a nuotare”