Editori giapponesi e americani uniti contro le scans

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view post Posted on 11/6/2010, 13:44     +1   -1
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Editori giapponesi e americani uniti contro le scans



Secondo un articolo pubblicato su PublisherWeekly, i siti di scanlation potrebbero essere vicini ad un deciso attacco da parte degli editori.

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Difatti, una coalizione di editori giapponesi e statunitensi di manga si è costituita per combattere quel che gli editori stessi definiscono il “dilagante problema” delle scanlations, ovvero la pratica di postare online manga scansionati e tradotti senza alcun permesso da parte dei detentori dei diritti. Il gruppo, che minaccia azioni legali contro 30 siti di scanlations, riunisce, tra gli altri, alcuni dei maggiori editori nipponici, tra cui Kodansha, Shogakukan e Shueisha, così come Square Enix, ed americani quali ad esempio Vertical Inc, Viz Media, Tokyopop e Yen Press.

Un portavoce della coalizione ha affermato che tale impegno mostra come gli editori giapponesi stiano prendendo l'iniziativa, in maniera aggressiva, per combattere la pirateria concernente i manga, tanto in patria quanto al di fuori del Giappone. Il gruppo sostiene che la vecchia pratica della scanlation portata avanti dai fans, iniziata negli anni '70 per scansionare, tradurre e diffondere manga quando era difficile trovarli al di fuori del Giappone, è stata adesso trasformata dagli “scanlation aggregators”, siti web for-profit e con elevato numero di visite, che ospitano migliaia di manga piratati offrendoli gratuitamente ai lettori.

Questi siti sono, a detta del portavoce, tra i più frequentati, e attraggono milioni di visite al mese mentre guadagnano attraverso le pubblicità, persino sollecitando donazioni e talvolta facendosi pagare per delle affiliazioni. Il gruppo accusa inoltre del fatto che i manga piratati stanno adesso diffondendosi sugli smartphones e su altri dispositivi wireless attraverso l'uso di applicazioni sviluppate «al solo scopo di linkare e ripubblicare il contenuto dei siti di scanlation».

Sempre il portavoce ha asserito che essi sono «rimasti senza alternative, se non quella di intraprendere un'azione aggressiva. È nostra sincera speranza che i siti che violano i diritti provvederanno da loro a cessare immediatamente le loro attività. Se così non fosse, tuttavia, richiederemo un provvedimento ingiuntivo ed il risarcimento dei danni». Il gruppo sta anche riportando le violazioni alle «autorità federali, incluse le unità anti-pirateria del Dipartimento di Giustizia, le forze locali di polizia e l'FBI».

Dopo molti anni di crescita delle vendite dei manga negli Stati Uniti, esse sono calate di più del 30%, dal picco di 210 milioni di dollari, del 2007, ai 140 milioni del 2009, secondo quanto indicato dal sito ICv2.com. Molti editori e rivenditori di manga, abituatisi a credere che le scanlations attirassero nuovi lettori, adesso attribuiscono il declino delle vendite ai grandi siti for-profit di scanlation che hanno fatto nascere una nuova generazione di fans cresciuta leggendo manga gratuitamente.

«Tornate indietro di due anni, e controllate le visite di questi siti, e individuerete un rapporto inversamente proporzionale tra l'impennarsi del traffico su di essi ed il declino delle vendite di manga negli Stati Uniti», ha affermato Kurt Hassler, direttore editoriale della Yen Press. Hassler fa notare come prima i siti di scanlations dei fans avessero come obiettivo il rendere i manga disponibili oltreoceano, poiché all'epoca le traduzioni erano rare. E quegli scanlators avrebbero rimosso le loro traduzioni una volta che i libri fossero stati licenziati per il mercato in lingua inglese. Ma non è più così, secondo Hassler. «Questi siti costituiscono un giro d'affari e comprendono scans dalle edizioni dei manga licenziati in lingua inglese. Alcuni includono persino i nostri avvisi di copyright. Non avremmo voluto farlo, ma adesso gli editori sono concentrati sul problema».

Di recente, ricordiamo, a seguito di una lettera aperta dei redattori di Weekly Shonen Jump, uno dei principali portali su cui era possibile reperire le raw, Raw Paradise, ha cessato la sua attività, ed anche alcuni altri siti hanno preferito adottare un profilo più basso, senza tuttavia chiudere i battenti.

Si noti inoltre come Google abbia inserito, nella top 1000 dei siti più visitati, nella posizione 935, uno dei più noti siti di scanlations, per via dei suoi oltre 4 milioni di visitatori unici.

Fonte AnimeClick!

 
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view post Posted on 11/6/2010, 13:52     +1   -1
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l'avevo già letta da qualche parte, ma qualcuno sosteneva fosse un fake.
non ne sono sicurissima però per gli editori di manga è un bel casino se questi siti non tolgono le scan una volta arrivato il manga nel loro paese, è sleale. stessa cosa per gli anime. e anche chi diffonde questi manga/anime senza permessi è veramente... :angry: image
boh vedremo!
 
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view post Posted on 11/6/2010, 13:55     +1   -1
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ce ne sono parecchi di siti che fanno cosi... ne conosco tanti...

vedremo come va *-*
 
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view post Posted on 11/6/2010, 13:56     +1   -1
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Nn sono così d'accordo ale.....Spesso x colpa della censura o di trazuzioni fatte alla leggera ci ritroviamo con delle porcherie :bah:
 
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view post Posted on 11/6/2010, 14:23     +1   -1
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ah dici proprio che gli editori tagliano e fanno come gli pare sulle versioni originali...
questo è un problema. boh.

da una parte mi viene da dire che se le scans hanno lo scopo di attirare l'attenzione su un manga è una buona cosa che ci siano a costo che vengano rispettati dei patti altrimenti buttiamo tutto in rete e amen. poi se ci sono i cretini che se ne fregano di tutto... a scapito di chi è?!

dall'altra ci sono le censure. non so se le fanno anche per i manga per gli anime sono d'accordo con te.
 
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view post Posted on 11/6/2010, 18:52     +1   -1
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X i manga di solito nn ci son censure però capita anke lì purtroppo :(
 
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view post Posted on 11/6/2010, 20:15     +1   -1
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davvero?! beh ma è indecente allora!
 
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manu160183
view post Posted on 12/6/2010, 11:23     +1   -1




:susu: già è davvero un'indecenza purtroppo qualche volta capita e non ci possiamo fare nulla <_<
tra quelli che scaricano solo le scan e non comprano un fumetto neanche sotto minaccia facendo salire alle stelle i prezzi e gli editori che spesso e volentieri stravolgono le storie con le loro censure ed i loro tagli siamo sempre noi a finirci di mezzo :angry:
 
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view post Posted on 12/6/2010, 19:55     +1   -1
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cmq questa discussione si può spostare in Notizie e Novità :certo: ^-^
 
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view post Posted on 12/6/2010, 22:16     +1   -1
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fatto :zuzu:
 
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view post Posted on 12/6/2010, 22:31     +1   -1
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view post Posted on 12/6/2010, 22:39     +1   -1
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view post Posted on 26/6/2010, 21:58     +1   -1
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Nuovo aggiornamente sulla situazione:

È finito il tempo delle raw pirata? Guai per MangaHelpers e MangaFox



MangaHelpers, il paradiso delle raw, chiude i battenti, mentre MangaFox rimuove 350 titoli.
La nuova via sarà quella dei manga online a pagamento?


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Il sito MangaHelpers è il primo scanlation-aggregator che si è piegato alla minacciosa, seppur ancora informale, richiesta fatta dalla recente coalizione multinazionale di editori, formatasi per combattere la pirateria?
Sembrerebbe di sì, visto che ha deciso di rimuovere tutte le scansioni pirata, sia in versione raw che già editate con l’inserimento delle traduzioni in inglese.

Allo stesso tempo, il sito annuncia di voler diventare una piattaforma legale in grado di pubblicare manga online, sotto il nuovo nome di OpenManga, smentendo alcune voci, circolate negli ultimi giorni, che lo davano per chiuso. Difatti il website specifica che non ha alcuna intenzione di chiudere, ma, al contrario, ha intenzione: “di rimanere un punto di incontro per i traduttori, che permetta loro di collaborare, imparare e ricevere feedback sul loro lavoro e sulle loro capacità linguistiche”, pianificando, così, di migliorare i servizi di traduzione e scansione, focalizzandosi sull’apprendimento e sull’insegnamento.
Tutto ciò sembra una contraddizione in termini: si vuole istruire una futura generazione di scanlator potenzialmente pirati, ma allo stesso tempo non si vuole e non si può più accogliere le loro scansioni.

Fatto sta che l’accesso alle raw e alle scanlation è stato disabilitato, come del resto le opzioni di hosting / linking per coloro che volessero pubblicarne di nuove. Ciò nonostante, gli scanlator che hanno contribuito alla crescita del database avranno ancora la possibilità di accedere al proprio lavoro, per farne un backup, ma solo fino al 1 luglio, termine ultimo a partire dal quale “ogni file sarà completamente rimosso per tutti”.

Riguardo al nuovo progetto, openmanga.org, l’annuncio descrive la futura piattaforma come un posto in cui “gli autori di manga potranno pubblicare il loro lavoro e trarne profitto, e allo stesso tempo raggiungere un pubblico globale […] una piattaforma che supporti gli artisti che hanno bisogno di una fonte di guadagno, ma che siano disposti a mettere a disposizione del materiale gratuito per i fan”.
Un programma, insomma, che permetta ai magaka di vendere, creare merchandising e accettare donazioni. In cambio gli utenti potranno tradurre legalmente i fumetti proposti, tuttavia gli artisti avranno l’ultima parola sulla resa della traduzione.

Il sito smentisce anche le voci che insinuavano che il cambio di rotta fosse dovuto alle pressioni degli editori e alla paura di conseguenze legali, piuttosto spiega che esso è nato dalla volontà di realizzare un ambizioso progetto, su cui lo staff sta lavorando da oltre sei mesi.


Manganovel Corporation, una società di manga online, di proprietà all’89% della Toshiba Corporation, aveva lanciato un simile servizio nel 2007, ma il progetto è naufragato nel febbraio del 2009 .

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Per una società che è fallita nel suo intento, ce ne sono altre due che ci provano: la Digital Manga Publishing (DMP) si sta muovendo nella stessa direzione della piattaforma OpenManga, difatti il CEO Hikaru Sasahara ha confermato ad ANN che ha intenzione di stabilire un luogo di incontro online, dove manga, distribuiti digitalmente e legalmente, potranno essere tradotti dagli scanlator.

Anche qui il sistema prevede che una fetta dei guadagni, derivati dalle vendita dei titoli online, vadano all’editore o all'artista giapponese detentore dei diritti, mentre un’altra fetta vada ai traduttori delle scan, che saranno citati in ogni titolo da essi elaborato.
Si spera che ulteriori incassi arrivino dalla pubblicità e da possibili adattamenti animati, che vogliano sfruttare le traduzioni fatte dalla piattaforma. I titoli che si comporteranno bene online potrebbero essere anche stampati.

Hikaru Sasahara continua dicendo che l’obiettivo è di ospitare qualche migliaio di titoli: si comincerà con gli yaoi, per poi introdurre altri generi, fino ad arrivare ad abbracciare le light novel.

Nell’agosto del 2008 la società ha aperto un sito, eManga.com, che “noleggia” manga, dove vengono pubblicate produzioni proprie e originali, lavori di partener americani quali Harlequin e Yaoi Press. Il sito, inoltre, vanta partnership con alcuni editori giapponesi: Shinshokan, Taiyoh Tosho e Oakla.

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MangaHelpers sarà stato il primo a piegarsi, MangaFox, di certo, l’ha seguito a ruota: il sito ha rimosso oltre 350 titoli di manga in scanlation, 235 dei quali sono stati licenziati dalla casa editrice americana Viz Media, mentre i rimanenti si ripartiscono in egual misura tra titoli licenziati da atri editori nordamericani e titoli ancora inediti in lingua inglese.

Ed ecco il contenuto di un comunicato postato dallo staff del sito scanlation-aggregator: “Cari membri, ci duole informarvi che abbiamo dovuto chiudere temporaneamente l’accesso ad alcuni manga, quali Naruto, Bleach, ecc., a causa di problemi legati al copyright. Il nostro capo sta cercando di negoziare, vi aggiorneremo non appena ci saranno delle novità. Ci scusiamo per il disagio, sperando che possiate comprendere la situazione.”

Il website è tra i 2000 siti più visitati della rete, con una media di oltre 1.000.000 di visitatori al giorno, ha 400.000 utenti registrati ed è di proprietà di una compagnia chiamata Hangzhou NOEZ Technology Co., Ltd, originariamente fondata a New York, ma che ha poi trasferito la sua sede legale a Hangzhou in China.
Questa società gestisce anche altri siti nel campo degli anime e manga: streaming e scanlation online, ma anche video e scan per il download.

Fonte AnimeClick!

 
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manu160183
view post Posted on 27/6/2010, 01:58     +1   -1




ecco,ora ci mettono pure le scan a pagamento :ommio: sono proprio curioso di vedere dove andremo a finire :bah:
 
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view post Posted on 27/6/2010, 11:34     +1   -1
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Il loro obiettivo era proprio quello :bah:
 
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